Friday, June 30, 2006

La crisi non conviene ai poteri forti

Al “partito del Corriere della sera” non conviene che il governo cada prima della pausa estiva. Per cui uno dei suoi terminali in Parlamento, l’Udc, assicurerà i suoi voti alla maggioranza sulla questione del rifinanziamento della missione militare in Afghanistan. Il vuoto provocato dai Comunisti Italiani e da qualche altro esponente della sinistra radicale sarà temporaneamente colmato dai parlamentari di Pierferdinando Casini. E tutti saranno felici e contenti. Romano Prodi rimarrà a Palazzo Chigi, i Comunisti Italiani avranno scavalcato a sinistra Rifondazione senza assumersi la responsabilità della crisi, l’Udc avrà compiuto un nuovo passo in avanti lungo la strada dell’affrancamento dall’alleanza con gli altri partiti del centro destra. [leggi per intero]

Thursday, June 29, 2006

“Senza nulla a pretendere”

Il caldo e l’eccesso di frequentazioni post-comuniste nel Corriere della Sera deve aver dato alla testa dell’ex ambasciatore Sergio Romano. Che, incurante del ridicolo, teorizza la necessità che l’opposizione del centro destra sostenga il centro sinistra in difficoltà in nome di un non meglio identificato senso di responsabilità nazionale. Sergio Romano, che in questo caso torna a fare l’ambasciatore (ovviamente del Mieli-pensiero), non ha mai teorizzato l’equivalente negli anni del governo di centro destra. A suo parere il senso di responsabilità spetta per definizione alle forze moderate ma non può essere mai richiesto a quelle di sinistra. [leggi per intero]

Wednesday, June 28, 2006

I vecchi e la deriva conservatrice

Le congratulazioni di Giorgio Napolitano a Oscar Luigi Scalfaro per il successo del “no” nel referendum sulle riforme costituzionali sono lo specchio fedele della deriva conservatrice in atto nel paese. I due grandi vecchi della politica italiana, rispettivamente presidente della Repubblica ed ex presidente della Repubblica, si sono congratulati reciprocamente per il voto che ha conservato la Costituzione del ’48 con annessa modifica del Titolo V ad opera del centro sinistra nel 2001. E le loro congratulazioni hanno confermato il tragico destino che attende un paese in mano a una classe dirigente con il voto costantemente rivolto al passato. [leggi per intero]

Tuesday, June 27, 2006

Ed ora la battaglia per la Costituente

Tutto come previsto. La deriva conservatrice e reazionaria, che già si era manifestata con il risultato delle recenti elezioni politiche, ha raggiunto l’apice della sua parabola. Le modifiche costituzionali varate durante la legislatura del centro destra non sono state confermate. Ha vinto l’Italia gerontocratica, quella della nostalgia per il ciellenismo. Che viene perfettamente impersonificata dai quei campioni del trombonismo nazionale che rispondono al nome dei vari Oscar Luigi Scalfaro, Enzo Biagi e dello stesso presidente del Consiglio Romano Prodi. [leggi per intero]

Monday, June 26, 2006

Lo scandalo delle intercettazioni ancora ignote

Il vero problema dello scandalo delle intercettazioni telefoniche, sia quelle relative a calciopoli che quelle riguardanti sesso e Savoia, non riguarda ciò che è apparso sui giornali. Ma ciò che non è apparso e continua a rimanere nascosto. Dalle paginate di intercettazioni pubblicate dai giornali sappiamo di Moggi e di Della Valle, di Galliani e di Lotito, del Principe di Napoli e di Salvo Sottile, della Gregoraci e della Monsè. Ma siamo proprio sicuri che sono solo questi i nomi che figurano nel fiume di intercettazioni che sono state realizzate nei mesi e negli anni passati per indagare sul calcio, sul lobbismo savoiardo e sui mercimoni sessuali alla Rai? [leggi per intero]

Friday, June 23, 2006

La grande bizzarria del referendum

C’è un aspetto decisamente bizzarro nella vicenda del referendum sulle modifiche costituzionali varate dal centro destra nella passata legislatura. Ed è che, a stare almeno alle dichiarazioni della vigilia, chiunque vinca si dice già disponibile a modificare la Costituzione. Sia quella corretta che quella mantenuta. Anzi, è proprio la promessa a cambiare successivamente che spinge i contendenti a sollecitare consensi al “sì” o al “no”. I primi dicono che solo se vince il fronte del cambiamento si potrà poi procedere alla correzione di quelle norme della nuova Costituzione che vengono più avversate dalla parte avversa. [leggi per intero]

Thursday, June 22, 2006

Governo diviso, Cdl bastonata

Ma qual è il vero complotto? Quello dei “poteri forti”, di mezza Margherita e metà Ds che vorrebbero sostituire i partiti della sinistra antagonista con l’Udc? Oppure quello dei gruppi più intransigenti della sinistra antagonista che nel continuare a sostenere il governo di Romano Prodi temono di finire come ostaggi passivi della Confindustria? Il dilemma non appassiona affatto. Sapere che esiste un complotto e che i complottardi sono i riformisti o i massimalisti non cambia la sostanza delle cose. E questa sostanza è che a due mesi dalle elezioni e ad un mese dal suo insediamento la maggioranza è paralizzata e mostra già i segni di un incredibile logoramento. [leggi per intero]

Wednesday, June 21, 2006

Contro il nicodemismo della Rosa nel Pugno

Daniele Capezzone ha perfettamente ragione a mettere in guardia il centro destra dal trincerarsi dietro la tesi del complotto per spiegare la raffica di provvedimenti giudiziari che hanno colpito alcuni suoi esponenti da qualche settimana a questa parte. Qui, infatti, non c’è alcun complotto. C’è da un verso l’emergere della inadeguatezza della classe dirigente espressa dalla Cdl durante gli anni del suo governo. E dall’altro una serie di atti precisi, deliberati, chiari ed inequivocabili, diretti a smantellare partiti e gruppi dirigenti dell’opposizione. [leggi per intero]

Tuesday, June 20, 2006

A rischio la tenuta della democrazia

Premetto che non credo ai complotti. E che mi convince molto di più la tesi secondo cui la maggior parte degli avvenimenti apparentemente intrecciati sono del tutto casuali. Per cui escludo che l’esplosione dello scandalo dell’arresto di Vittorio Emanuale e e degli arresti domiciliari per il portavoce di Gianfranco Fini, Salvatore Sottile, siano la conseguenza di chissà quale manovra ordita da cervelli raffinatissimi. E sono convinto che l’intera vicenda sia come sempre il frutto del combinato disposto del protagonismo giudiziario con lo scandalismo mediatico. [leggi per intero]

Monday, June 19, 2006

Il Premier, Follini e il referendum

La maggioranza rischia di cadere rovinosamente al Senato sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. La sinistra radicale, o almeno una parte di Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani, potrebbe votare contro il rifinanziamento. Anche nell’eventualità che Romano Prodi, dopo quella sullo “spacchettamento” dei ministeri, decidesse di porre la fiducia su questo delicato tema di politica estera. All’interno del centro sinistra si calcola che, se mai gli estremisti dovessero dare seguito alle loro minacce, non basterebbe il “partito dei senatori a vita” a garantire la sopravvivenza della compagine governativa. [leggi per intero]

Due convegni per pensare ad una sola rete

Sabato mattina si svolge a Firenze l’assemblea nazionale per il Polo laico e liberalsocialista promosso da Nicola Cariglia, direttore di “pensalibero” e coordinatore del Gruppo dei Centouno. Sabato pomeriggio, poi, a Sestri Levante, presso l’auditorium della Madonnina del Grappa, si apre il convegno “Informazione e libertà”, organizzato da Ideazione, Tocqueville e L’opinione, per discutere, insieme a blogger e giornalisti, di media, web e pluralismo.Parteciperò alla prima ed alla seconda manifestazione. Non solo perché in tutti questi anni non ho mai mancato ad incontri dedicati al tema dell’area laica, liberale e socialista o alle questioni dell’informazione nel nostro Paese. [leggi per intero]

Prodi si è perso l’asse

Apparentemente la discontinuità c’è. Eccome. Silvio Berlusconi chiude il suo mandato alla guida del governo italiano pronunciando un discorso di fronte al Congresso degli Stati Uniti. Romano Prodi inizia la propria attività di presidente del Consiglio compiendo, come primo atto di politica internazionale, un viaggio a Parigi e a Berlino. Apparentemente, dunque, il discorso di Berlusconi simbolizza cinque anni di filoamericanismo del centro destra. E le visite di Prodi preannunciano il ritorno al filoeuropeismo del centro sinistra. Ma dietro l’apparenza la realtà è completamente diversa. [leggi per intero]

Wednesday, June 14, 2006

Da primo della classe a primo bocciato

Romano Prodi ha preannunciato che con il suo governo intende fare “il primo della classe” in Europa. Auguri! Ma se pensa di farlo proseguendo lungo la strada che ha imboccato per il risanamento dei conti pubblici ed il rilancio dell’economia, rischia di finire ben presto dietro la lavagna degli scolari disattenti e cattivi. Non mi riferisco alla babele di lingue parlate dai suoi ministri sui temi più disparati. Dalla “stanza per il buco” alle Frecce Tricolori. Continuando così il “professore” non finirà neppure nell’angolino dei reprobi. Verrà messo direttamente fuori della porta. [leggi per intero]

La paralisi della sinistra borbonica

Niente luna di miele per il governo di Romano Prodi. Che a due mesi dalle elezioni ed un mese dal proprio insediamento ha già dovuto incassare il giudizio sprezzante di uno dei suoi più autorevoli sostenitori, Eugenio Scalfari. Il direttore di “La Repubblica” ha sostenuto che l’esecutivo del “professore” è formato da “scomposti, sciancati e mediocri”. E la sua affermazione ha avuto l’effetto di una vera e propria sberla sulla faccia di una coalizione che si era presentata agli elettori vantando di essere molto più professionale e capace di quella dei dilettanti allo sbaraglio del centro destra. Nel formulare la sua sprezzante valutazione, però, Scalfari si è fatto condizionare dalle proprie inguaribili simpatie politiche. [leggi per intero]

Monday, June 12, 2006

Diritti sentimenti e conti con il passato

Quanti elementi di scontata strumentalizzazione politica ci sono nel cosiddetto “caso D’Elia”? Tanti. Tantissimi. Il parlamentare della Rosa nel Pugno è diventato una sorta di calamita per le numerose tensioni innescate da una durissima campagna elettorale e da un risultato elettorale che ha dato precarietà ai vincitori e risentimento ai vinti. Il centro sinistra tentenna nel prendere le difese dell’ex esponente di Prima Linea che ha pagato le sue colpe, è stato riabilitato ed ha il pieno diritto di sedere in Parlamento. [leggi per intero]

Friday, June 09, 2006

La marcia del gambero del Professore

L’inquietudine suscitata dall’intervista di Romano Prodi al “Die Zeit” non dipende dall’arroganza messa in mostra dal presidente del Consiglio. E neppure dalla sua bizzarra pretesa di considerarsi il salvatore della patria minacciata da sessant’anni di invasione di alieni berlusconiani. Chiunque abbia seguito la storia politica del leader dell’Unione sa bene che sotto l’abito del buon prevosto batte un cuore di stampo napoleonico. E che il peccato più grave di cui il Capo del Governo deve quotidianamente pentirsi è quello della superbia mascherata da ipocrita umiltà. Ciò che veramente inquieta e preoccupa, invece, è l’idea che il presidente del Consiglio dimostra di avere della società italiana. [leggi per intero]

La Menapace e la sconfitta dei riformisti

La mancata elezione di Lidia Menapace a presidente della Commissione Difesa del Senato rappresenta non solo la prima sconfitta del centro sinistra all’indomani delle elezioni ma, soprattutto, la sconfitta delle componenti riformiste e moderate della maggioranza. La coalizione governativa, ovviamente, cerca di minimizzare la vicenda riducendola ad una semplice operazione di trasformismo del senatore Sergio De Gregorio, esponente dell’Italia dei Valori, ben felice di essere stato eletto alla presidenza della commissione con i voti della Cdl. Ma i dirigenti del centro sinistra sbagliano e mentono nel ridurre il caso della Presidenza della Commissione Esteri del Senato ad una questione di semplice utilità personale. Il caso è politico. [leggi per intero]

Thursday, June 08, 2006

Il paradosso di Cossiga sulle Forze Armate

Attenzione, Francesco Cossiga non è stato folgorato sulla via del pacifismo terzomondista ed antioccidentale dei Bertinotti, Strada, Vauro e preti Zanotelli vari. La sua posizione sulle missioni militari all’estero, in particolare quelle in Iraq e in Afghanistan, è esattamente contraria a ciò che appare a prima vista. E si fonda sul solito gusto del paradosso caro all’ex Presidente della Repubblica. Nel reagire all’ennesimo attentato sanguinoso contro i nostri soldati a Nassiriya, Cossiga non ha scavalcato a sinistra gli ultra pacifisti chiedendo il ritiro immediato dei contingenti italiani in Iraq e Kabul. [leggi per intero]

Tuesday, June 06, 2006

Morire per eccesso di stupore

Dio ci risparmi dal “coraggio di stupire“ chiesto da Romano Prodi ai ministri riuniti nel conclave riservato tenuto nella campagna umbra! Se il coraggio di stupire a cui fa riferimento il presidente del Consiglio sarà quello dell’aumento dell’Iva e delle tasse in genere, nessuno si stupirà affatto di una operazione per nulla coraggiosa ma ispirata solo alla pretesa data di punire il blocco sociale ostile al centro sinistra. Se invece sarà quello di accentuare la discontinuità rispetto al passato governo ed alla precedente legislatura, l’assenza di stupore per un comportamento niente affatto coraggioso sarà addirittura maggiore. [leggi per intero]

Monday, June 05, 2006

Una opposizione dalla linea obbligata

Linea dura o linea morbida ? Una opposizione fatta di tentativi di spallata continui nella speranza di mandare all’aria il governo e con l’intenzione di tenere comunque unito il centro destra? Oppure una opposizione politica e manovrata, che non esclude la possibilità di contribuire a migliorare le iniziative legislative del governo sulle questioni di interesse nazionale e generale? C’è un gran dibattito sulla questione. Suscitato dai risultati delle amministrative. Stimolato dai timori della Cdl per il risultato del prossimo referendum. Ed alimentato dal cosiddetto “partito del Corriere della Sera”. Un dibattito che lentamente conquista e coinvolge i dirigenti dei vari partiti della Casa delle Libertà. [leggi per intero]

Thursday, June 01, 2006

Ma il bicchiere non è solo mezzo vuoto

Mezzo vuoto, mezzo pieno. Il bicchiere delle amministrative per la Cdl può essere visto in due modi totalmente diversi. La grande stampa fiancheggiatrice della sinistra al governo lo ha presentato solo nell’ottica del bicchiere mezzo vuoto. Di qui la soddisfazione per la vittoria dell’Unione e la sconfitta del centro destra, le riflessioni sullo spostamento a sinistra del paese e le considerazioni sulla debacle di Silvio Berlusconi passato con Forza Italia dall’imprevisto e positivo risultato delle politiche alla perdita secca di una decina di punti nel giro di poco più di un mese. [leggi per intero]