Wednesday, March 07, 2007

Il matto di Sanremo

Ci vuole una bella protervia a scegliere il ristorante più frequentato di Sanremo. Mettersi a tavola vicino a quella di un giornalista de “La Stampa”. Ed iniziare una conversazione a voce forte e spiegata sulla necessità il prossimo anno di mandare in pensione l’anziano conduttore del Festival e di sostituirlo con qualcuno meno stagionato e più capace di catturare il pubblico giovane. Casualità? Tutto può essere. Ma hai presente di chi stiamo parlando ? Professionisti, mica dilettanti. Gente che ne sa una più del diavolo. E che non lascia nulla al caso. Figuriamoci in quel covo di serpenti a sonagli che è viale Mazzini! Dunque, del Noce e Paglia hanno deliberatamente provocato. E Pippo Baudo ha imboccato con tutte le scarpe. Già quando sente parlare di Bonolis ha un doppio travaso di bile e mette mano alla pistola. Figuriamoci quando, oltre che di Bonolis, ha sentito parlare di Fiorello, Insinna, Conti e della Carlucci. Non ci ha visto più. E se l’è presa in ordine con Romano Prodi, con il ministro Gentiloni, con Mediaset, con il solito Del Noce, con l’intera classe politica. E per fortuna che alla fine sono finiti i collegamenti perché, altrimenti, sarebbe sicuramente tornato a bacchettare Benedetto XVI, colpevole, ai suoi occhi, di non fare il Papa come dice lui. Ora si discute sul perché della provocazione dei due volponi. Lo hanno voluto fare uscire di senno per dimostrare che ha fatto il suo tempo e che è ora di sostituirlo? Oppure lo hanno mandato ai matti per indurlo a risolvere con le proprie mani il problema della sua ingombrante e costosa presenza a Sanremo? Sulla faccenda si discuterà a lungo. D’altro canto al Festival dove vince Simone Cristicchi con una canzone che promette rose ai matti, un folle riconosciuto ci doveva pur essere. Nulla è per caso. Anche da Sanremo a Santa Maria della Pietà.

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