Sunday, May 29, 2005

Il Quirinale non ha sempre ragione

E’ comprensibile che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi chieda che i problemi dell’economia vengano affrontati dalle forze politiche come se invece di essere all’ultimo anno della legislatura si fosse al primo. Ciampi è un tecnico chiamato a supplire al vuoto di politica verificatosi nella lunga fase di transizione seguita al crollo della Prima Repubblica. In vita sua non ha mai dovuto affrontare una competizione elettorale. La sua scalata alla politica è sempre avvenuta per cooptazione e senza mai doversi misurare con il problema della ricerca del consenso. Ed è quindi comprensibile che chieda da tecnico di affrontare la crisi economica in chiave tecnica cancellando la politica nell’anno della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento. [leggi per intero]

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Caro direttore,

mi scusi ma mi sorprende il fatto che lei non abbia letto nella dichiarazione di Ciampi un appello chiaro e preciso. Il Governo berlusconi deve fare ancora il dpef e la finanziaria, e saranno le uniche cose che riuscirà a fare da qui alle elezioni. ciampi ha paura di una gestione della politica economica elettoralistica, tipo quella 2005. tant'è, papale papale. per il fatto che la nostra condizione finanziaria non ci consente scherzetti non perchè sennò la fantomatica europa avvierebbe provvedimenti disciplinari nei nostri confronti, lenti, che non fanno paura a nessuno e soggetti sempre all'ultima parola del Consiglio. ciampi teme che si torni a speculare sull'italia e che il mercato non abbia più fiducia in noi, fatti deleteri, stanti così le cose. mi stupisce la misura tecnica di uscire dall'euro, credo sia una buotade, dal momento che se lo facessimo ci troveremmo in una situazione peggiore dell'argentina di qualche anno fa; nè tecnica nè politica, inerente solo al buon senso.
sul potere dei banchieri siamo d'accordo, ma lo stesso berlusconi ha barattato il mantenimento della carica di governatore della BI "a vita" per un piatto di lenticchie.
con tanti saluti al liberalismo.

saluti

9:22 AM  

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