Monday, September 25, 2006

Prodi ed il comodo capro espiatorio

Volete sapere come andrà a finire? Andrà a finire che Romano Prodi approfitterà della bufera giudiziaria tempestivamente scoppiata nei giorni scorsi per trasformare Marco Tronchetti Provera nell’uomo nero della finanza e dell’economia nazionale. Ed in nome del fatto che né la maggioranza, né l’opposizione sono al momento pronte ad affrontare una crisi di governo, tutti si accoderanno all’esecuzione, ovviamente metaforica (almeno si spera), dell’ex presidente di Telecom. Ma una volta che Tronchetti Provera avrà svolto il ruolo di capro espiatorio salvando Prodi, centro sinistra e centro destra, il problema politico posto dalla vicenda sarà stato risolto? Ovviamente la risposta è negativa. [leggi per intero]

1 Comments:

Blogger vito schepisi said...

La crisi di Governo è solo marginale rispetto ai giochi che sono alla base di questo Risiko finanziario. La conquista degli spazi non avviene sul fronte politico ma su quello del controllo dei poteri. Questi ultimi poi assegnano i ruoli in chiave politica. L'abbiamo visto nella scorsa legislatura con Confindustria armata a demolire lentamente ma costantemente la credibilità del Governo. Erano i poteri finanziari che muovevano le fila. Prodi muoveva le banche e queste muovevano l'impresa. La lezione di Agnelli aveva trovato terreno fertile in Montezemolo. Questi ne era permeato. Le politiche di destra le può fare solo la sinistra, sosteneva il compianto grande vecchio dell'industria italiana. E Luca Cordero di Montezemolo ci ha creduto. Era questa l'attesa ,ed all'industria è stato promesso il taglio di 5 punti del cuneo fiscale. L'affare Telecom è sfuggito però di mano al controllo del dirigismo politico-finanziario. Il nostro già guardava, col sostegno delle banche, al nuovo soggetto produttivo da inserire nella sfera del suo controllo. Deputati a pagare l'indebitamento Telecom, i contribuenti attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. L'abilità sua e dei suoi fidati consiglieri, nel preparare lo spezzatino telefonico, avrebbe reso nuovi inserimenti nel controllo delle telecomunicazioni allargando lo spazio della sua influenza ed il controllo di una rete che, come si è visto, può rendersi utile a cautelare la privacy sua e dei suoi amici ed ad origliare in quella degli altri.
Ma come spesso accade, non tutte le ciambelle escono col buco e non sempre è possibile muoversi come un ippopotamo, come Prodi ha fatto. Ad ogni suo movimento cadeva una cristalliera coi suoi oggetti di vetro. Tronchetti non ci stava a cedere alla mensa Prodi i suoi piatti di portata e disfa la tavola. Altro movimento di Prodi e si aggiunge danno a danno. Bofonchia un lamento per l’affronto ricevuto e si lancia in dichiarazioni ipocrite, ed il resto è cronaca nota. Dal siamo matti al tentativo di sottrarsi dal confronto in Parlamento. Ora che il petardo è scoppiato ed il fumo si addensa ad offuscare ogni cosa, si affaccia la magistratura per osservare quello che tutti già avevano potuto vedere. Prodi forse nella confusione si salverà, ne uscirà indebolito ma si salverà. C’è già chi lo vorrebbe sotto tutela, chi propone di affidargli una o più badanti per sorreggerlo nel suo cammino incerto, mai chiaro nel suo percorso, sempre maldestro. Il suo andare è simile al ciclista che pedala in salita e che fa oscillare la sua bicicletta a destra e poi a sinistra. Si solleva spesso sui pedali per ritornare a risedersi sulla sella ed avanza con affanno mentre il traguardo della fine della legislatura sembra sempre più lontano.

11:09 AM  

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