Il colpo del fantasma dei riformisti
All’inizio doveva essere di 35 miliardi di euro. Successivamente è diventata di 30 miliardi. Adesso è scesa a 27. E siamo appena alla prima settimana di settembre. Di questo passo si può ragionevolmente presumere che a dicembre, quando il provvedimento arriverà al voto finale in Parlamento, la Finanziaria sarà dimezzata, non conterrà alcun accenno alla riforma delle pensioni e non toccherà nessuno dei nodi strutturali che impediscono il risanamento dei conti pubblici e la ripresa economica. I “rigoristi” si preparano a scandalizzarsi. [leggi per intero]
1 Comments:
Mah, io credo che Prodi sulla Finanziaria non cadrà, non è così scemo.
Un compromesso con le estreme lo troverà, sulla pelle dei sedicenti riformisti.
Chi la pagherà, purtroppo, saremo noi...
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