Ahmadinejead e il Prodi nazi-ulivista
Ci sono tre considerazioni da fare sull’incontro tra Romano Prodi ed il premier iraniano Ahmadinejad. La prima riguarda la politica interna italiana. La seconda la politica estera del bacino del Mediterraneo. La terza il tasso di incredibile cinismo messo in mostra da un presidente del Consiglio che pure si è fatto sempre banditore della sacralità dei principi etici e morali. La considerazione di politica interna riguarda la corsa allo scavalcamento in atto tra il Capo del governo ed il ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Dove va il secondo subito corre il primo. [leggi per intero]
posted by Arturo Diaconale at 7:09 AM
2 Comments:
Come criticare un capo di governo che manda le proprie truppe sotto l'egida UN. A diffrenza dell'Iraq che ha dimostrato:
- assenza "massive destruction weapons";
- assenza di legami fra Hussein e Al Qaeda;
- assenza di un mandato UN;
- 4 contro, 1 a favore del G5 sull'intervento in Iraq: 4 contro 1. E se l'1 conta di più di 4, la democrazia è da vetrina.
Vero è anche che il governo libanese avrebbe potuto emarginare
con anticipo (sui raid israeliani: altra prova democratica) Hezbollah.
Riguardo al nucleare, ci sono Stati che lo posseggono lasciando la popolazione alla fame e avendolo senza alcun motivo. Secundis, posto che l'Iran avesse la bomba atomica, non offenderebbe in alcun modo Israele, sapendo di un conseguente intervento americano. Verba volant. Oscar Brambani.
Sinceramente non capisco tutto questo allarme nei confronti dell'Iran e della sua possibile progettazione di bombe atomiche. A parte che non è nemmeno detto che l'intenzione sia quella di costruire ordigni nucleari, ma se anche ocsì fosse non ci vedrei nulla di strano.
Oggi c'è un'unica gerarchia mondiale con a capo gli stati uniti che, guardacaso, posseggono le armi più micidiali e tengono in scacco il mondo. Non è che poi con una bomba si diventa immediatamente dei titani della geopolitica, considerando che la famigerata arma atomica ce l'ha anche il pakistan che non conta tantissimo direi.
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