Friday, April 07, 2006

Programma per il dopo elezioni

La campagna elettorale si chiude con Silvio Berlusconi all’attacco sulle tasse e sulla libertà di stampa. Non so se questi affondi riusciranno a far conquistare la vittoria alla Casa delle Libertà. E nel ribadire che il centro sinistra è il partito delle tasse e del conformismo politicamente corretto che uccide ogni forma di pluralismo, mi auguro e mi batto per il successo di Silvio Berlusconi e la sconfitta di Romano Prodi. Ma se anche i numeri non dovessero essere favorevoli, la battaglia sulla riduzione della pressione fiscale e per una stampa libera dai condizionamenti delle lobby finanziarie e dall’oppressione di strutture corporative tipiche di un Paese autoritario, diventa automaticamente un programma per la prossima legislatura. [leggi per intero]

2 Comments:

Blogger celestino ferraro said...

A CACCIA DEL CAIMANO

Più di dieci anni ad inseguire il mostro, l’incubo che turba i sonni di Ezio, di Eugenio, di Paolo, della buonanima che dall’Aldilà non ha più bisogno di turarsi il naso, anzi che sa e che vede, di Luca, di Ferruccio, di Stefano, di Franco, di Carletto, di Furio, di Antonio, di Michele, di Giorgio, di Enzino, di Oliviero, di tutta la combriccola che vestivano alla marinara quando i tempi erano duri.
Sono le ultime ore prima del diluvio e nessuno ha pensato ad un’arca nella quale rifugiarsi per ripararsi prima dello tsunami.
La speranza è sempre ultima a morire ma non è contemplato per i viaggiatori della vita, speranzosi, il salvasperanze sotto il seggiolino in caso di disastro malaugurato.

L’artiglieria è ancora calda, le ultime palle le ha sparate il Cavaliere sui non coglioni che si affollavano in Piazza del Plebiscito a Napoli, memore del 48 quando De Gasperi dal balcone della Prefettura sventolò il fazzoletto per salutare la marea di gente accorsa per salutarlo: lo sventolio di un mare bianco di fazzoletti gli rispose.
Lo scherno mitraglia il Cavaliere e Prodi, da Piazza del Popolo a Roma, arringa alla felicità: ultima conquista dell’ebetismo televisivo. È un diritto la felicità, da rivendicare non si sa bene a chi.
I Sindacati hanno allo studio la complessa vicenda: ne scaturirà certamente uno sciopero contro Dio.

Sembrava un’americanata ed invece anche qui da noi c’è qualcuno che predica la felicità come conquista legittima della libertà.
Una valle di lacrime è questa vita, predica la Chiesa che la sa lunga sul dolore e la sofferenza... umana.
Ma quando mai! ribadisce Prodi con la sua aria estasiata da medium già asceso – non si sa se per la felicità d’essere felice o se perché sa di averla sparata grossa – .

Finanche “The Economist”, prestigiosissimo settimanale della “Perfida Albione”, scende in campo contro Berlusconi ed esorta: “Basta”!

Eppure loro non vestivano alla marinara, loro vestivano alla coloniale, scarponi e calzettoni, sahariana, casco in testa e carabina in pugno pronti alla battuta di caccia alla tigre. Ormai sterminata è la mangiatrice d’uomini, i cacciatori si sparano addosso per il timore d’un fruscio: qualche mangiatore d’uomini c’è sempre in agguato. L’ultimo belva è Silvio: dalli al Caimano!
Quando sarà scuoiato e la sua pelle messa ad asciugare al sole, saremo tutti più liberi, o tutti più fottuti. Tutte scarpe di coccodrillo ne farà Diego, per i più dandy del quartierino.
Celestino Ferraro

1:35 AM  
Anonymous Anonymous said...

Il dopo elezioni, chiunque vinca, dovrebbe partire da una seria riforma della scuola. Forza Italia, in questa prospettiva, sarà un ostacolo. Infatti un sondaggio ISPO/ACNielsen-Cra descrive il profilo dell'elettorato di Forza Italia :

TITOLO DI STUDIO
Senza titolo/licenza elementare 52,9 %
Licenza media inferiore 25,4 %
Diploma media superiore 18,5 %
Laurea 3,2 %
TOT 100 %

Con l'ignoranza Forza Italia si è assicurata il voto a vita.

11:23 AM  

Post a Comment

<< Home