Liste pronte, elezioni chiuse, futuro incerto
Le liste sono fatte, le elezioni sono praticamente concluse. La composizione del futuro Parlamento è definita al novanta per cento. Certo, rimane da sapere chi vince e chi perde. Ma si tratta di un dettaglio. E la considerazione non è affatto ironica. In primo luogo perché la questione riguarda esclusivamente il premio di maggioranza della Camera. Che apparentemente dovrebbe decidere quale dei due schieramenti vince, ma che nei fatti non decide un bel niente. Perché per la formazione della futura maggioranza contano anche i premi di maggioranza regionali del Senato. [leggi per intero]
2 Comments:
Caro Arturo: chi vincerà? Sarebbe bello se lo sapessi, ma non te lo direi.
- Ed egli a me: "Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m'accorsi nella vita bella" - .(Inferno, XV, 55-7)
Anche gli dei soggiacciono al destino.
Come in una seduta di psicoanalisi quelle tue righe mi sollecitano l'amara considerazione che segue. Quando la sinistra si è scagliata contro questa legge elettorale lo ha fatto in virtù di una presunta instabilità del prossimo governo. Ma nessun sistema elettorale potrebbe consentire a Prodi di tenere insieme quella gente. Il problema è un altro è la sinistra si è ben guardata dal farlo notare. Sottovoce, con qualche imbarazzo, sento il bisogno di confidarlo a qualcuno. Qualcuno di valore. Non si poteva inventare un peggior sistema per selezionare la classe dirigente di una nazione. Nel maggioritario la qualità dei candidati è essenziale per vincere nel collegio uninominale e le coalizioni cercano di strappare la vittoria candidando quanto di meglio vi sia sulla piazza. Con questo proporzionale solo parenti, amanti, ballerine, cassieri e portaborse.
Come abbiamo potuto permetterlo?
"il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato" G. D'Annunzio
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