Caccia al “baffo” rosso
Massimo D’Alema ha tutte le ragioni di essere nervoso. Prima gli hanno bruciato il tentativo di poter contare su una forte presenza nel panorama economico e finanziario nazionale facendo saltare la scalata Unipol alla Bnl. Poi hanno incominciato a sfilargli il partito dalle mani sostenendo e supportando Piero Fassino in tutte quelle operazioni interne (vedi preparazione delle liste) in cui c’erano da segare gli uomini del “lider maximo”. Successivamente hanno pompato oltre ogni limite Francesco Rutelli e la Margherita sempre nell’ottica di spingerlo sempre di più all’angoletto. Ed ora giocano la carta della Rosa nel pugno per svuotare il partito dei post-marxisti convertiti al libertarismo pannelliano. [leggi per intero]
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