Thursday, March 02, 2006

Berlusconi da Bush, Prodi da nessuno

Dal dopoguerra alla fine del secolo scorso il nostro Paese ha avuto la fortuna di essere al tempo stesso europeista, atlantista e filo-arabo. Le condizioni geopolitiche gli consentivano di lavorare al progetto dell’integrazione economica e dell’unione politica europea, di farlo in un quadro di salda alleanza con gli Stati Uniti che si facevano carico della sicurezza militare della parte libera del Vecchio Continente e, nel contempo, di confermare la tradizione mediterranea intessendo buoni rapporti ufficiali ed ufficiosi con gli Stati e le organizzazioni del mondo arabo. [leggi per intero]

5 Comments:

Blogger celestino ferraro said...

"IRRETIRE L’ELETTORATO" (scrive Massimo Franchi)

Sarebbe bella se il Cavaliere, con il suo sorriso maliardo, riuscisse ad irretire gli ignavi dell’elettorato che fanno pendere la bilancia della vittoria da qui o di là, non si sa dove.

Sarebbe bello se il 4 o 5 % di questi astensionisti fosse ammaliato dalle arti berlusconiane e calasse nel segreto dell’urna il suo voto decisivo: addio Unione!

Addio prodi allo sbando, addio Quercia, addio Ulivo, addio Ds!

“Addio, monti sorgenti dalle acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti, addio”!

Addio germani, pecorari senza gregge: addio!

Addio “Ikarus” da regata, addio Milano e don Ferrante, addio sogni di gloria. Addio Italia proletaria e progressista: addio!

Il Prence d’Arcore è risorto e con lui le sue genti.
Celestino Ferraro

6:36 AM  
Blogger celestino ferraro said...

"IRRETIRE L’ELETTORATO" (scrive Massimo Franchi)

Sarebbe bella se il Cavaliere, con il suo sorriso maliardo, riuscisse ad irretire gli ignavi dell’elettorato che fanno pendere la bilancia della vittoria da qui o di là, non si sa dove.

Sarebbe bello se il 4 o 5 % di questi astensionisti fosse ammaliato dalle arti berlusconiane e calasse nel segreto dell’urna il suo voto decisivo: addio Unione!

Addio prodi allo sbando, addio Quercia, addio Ulivo, addio Ds!

“Addio, monti sorgenti dalle acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti, addio”!

Addio germani, pecorari senza gregge: addio!

Addio “Ikarus” da regata, addio Milano e don Ferrante, addio sogni di gloria. Addio Italia proletaria e progressista: addio!

Il Prence d’Arcore è risorto e con lui le sue genti.
Celestino Ferraro

6:36 AM  
Anonymous Anonymous said...

«Mentre le tribune del pubblico erano gremite in ogni ordine di posti, solo alcune decine di membri del Congresso erano presenti (su un totale di 535). Lo staff del Congresso ha quindi convocato diversi paggi in divisa blu e personale del Congresso per riempire, sul fondo dell'aula, i posti vuoti».

Ansa da Washington, titolo: «Discorso premier vede assenti numerosi parlamentari», 1 marzo, 21.05

10:59 PM  
Anonymous Anonymous said...

da Washington... ma è vero che quelli che erano al Congresso a fare le standing ovation al Ns Premier erano commessi del Parlamento, mentre gli onorevoli semplicemente NON C'ERANO??? E che erano lì e l'hanno applaudito solo dietro promessa del pomeriggio libero? E' una leggenda metropolitana o ci sono fonti attendibili?

11:02 PM  
Blogger celestino ferraro said...

Noceraa, Noceraaaa! Che cazzo scrivi? Possibile che nemmeno un dubbio assalga la tua spocchia? Ecchecazzo: Non c'è pace tra gli Ulivi.

10:01 AM  

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