Tuesday, September 06, 2005

Il bivio dei laici e dei socialisti

Credo anch’io, come scrive oggi Davide Giacalone e come ha scritto nei giorni scorsi sempre su “ L’opinione delle Libertà” Paolo Pillitteri, che non si debba criminalizzare e condannare senza appelli di sorta la scelta di Bobo Craxi di passare di campo ed approdare a sinistra. Nessuno è legittimato a lanciare anatemi di sorta nei confronti dell’esponente del Nuovo Psi. Così come nessuno può arrogarsi il diritto di promulgare scomuniche di alcun genere per colpire chi, come Marco Pannella o Vittorio Sgarbi, insiste nel sollecitare al campo prodiano quella rispondenza che il centro destra non ha mai saputo o voluto dare. In teoria scomuniche ed anatemi non dovrebbero fare parte della cultura e del lessico dei laici d’ispirazione liberale e riformista. [leggi per intero]

4 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Ciao, Arturo.
Complimenti per l'editoriale di oggi come sempre interessante e "appropriato". Un commentino da profano ma da attento lettore delle cose della Politica. I personaggi di cui parli hanno tutte le ragioni di essere delusi dalla deriva neoclericale avviata dalla CdL, e non da ora. Una riflessione però si impone: pensano i Liberal presenti nella CdL di aver fatto tutto ciò che era in loro potere per arginare le pressioni degli ex DC presenti non solo nella coalizione, ma anche all'interno di FI ed AN? Poi, certo, tutto ha subito una accellerazione, dopo quello sciaguratissimo referendum, nel cui "non risultato" più di uno ha visto quello che non c'era, ovvero un'Italia cattolica, apostolica, romana che rifiutava gli esperimenti del diavolo (gli UDC ci sono andati a nozze), e non un'Italia disincantata, poco interessata ai temi trattati o sospettosa di un uso strumentale di temi serissimi. Dei Radicali non dico nulla; Pannella dice che la loro piattaforma si basa sulla politica di Blair e Zapatero, opera il solito aut-aut (datece l'eutanasia, la clonazione le coppie omo o se n'annamo)e si perde una delle menti più brillanti, Benedetto della Vedova; levategli il fiasco! Sai, alla fine del salmo cosa penso? Che i Poli così come sono strutturati non vanno da nessuna parte, che bisognerebbe rimescolare le carte e cercare di creare aggregazioni tra simili, forse c'è davvero bisogno di un ritorno al proporzionale, con sbarramento al 5%. Chissà che un giorno non vediamo un Governo FI-DS-AN, magari andrebbero più d'accordo di quelli di ora:
Salutoni, ci vediamo a CdP
Renato

8:18 AM  
Anonymous Anonymous said...

Gent.mo sig. Nocera
anch'io sarei felice che che molti cominciassero a seguire le esortazione del Presidente, a cominciare da Ciampi stesso, che, come forse ricorderà, ad inizio estate, si è espresso con forza per un rinnovamento della politica a tutti i livelli in senso anagrafico, ovvero: largo ai giovani. Cominciasse Lui per primo, facendosi da parte.
Ossequi

Renato Rossi

2:52 PM  
Anonymous Anonymous said...

Se c'è uno che era vecchissimo, era proprio Pertini, la cui migliore interpretazione fu la biografia a fumetti di Andrea Pazienza ( " Delle volte va così', prendi il fucile e finisci brigatista. Oppure lo posi e finisci Presidente").

Brunetta lamenta che il governo ha nominato 700 uomini di sinistra a posizioni chiave. Bettino vinceva battaglie grandissime e poi metteva tutto in mano a Pertini, Martelli, Acquaviva. La vittoria si trasformava in sconfitta.

4:15 PM  
Blogger Unknown said...

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3:55 PM  

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