Se Ciampi imita Scalfaro
Non sarà un mese in più od in meno di legislatura a cambiare l’esito delle elezioni del prossimo anno. Che si voti il 7 aprile o il 14 maggio i cittadini voteranno come meglio parrà loro. E anche gli effetti di questo voto non incideranno più di tanto sulle sorti a breve del paese. Il cosiddetto ingorgo istituzionale tra elezioni del nuovo Presidente della Repubblica e formazione del nuovo governo è una questione inesistente. Non cadrebbe il mondo se il nuovo esecutivo dovesse vedere la luce alla fine di luglio. Gli impianti di aria condizionata funzionano alla grande a Montecitorio. Ed in futuro deputati e senatori non avrebbero alcuna difficoltà a votare la fiducia al primo governo della nuova legislatura anche il 15 agosto. [leggi per intero]
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