Wednesday, August 31, 2005

Pera, Afef ed il pensiero effimero

Non sono un ateo devoto. Non sono un teo-con e neppure un neo-con. Credo che chi abbia alle spalle convinzioni e cultura liberali non abbia bisogno di inseguire mode e miti dell’ultima ora. Per cui mi fa un po’ ridere la scoperta dello scolapasta e dell’impero da parte di Giuliano Ferrara e considero l’accenno al meticciato di Marcello Pera nel discorso ai ragazzi di Comunione e Liberazione una voluta ma errata forzatura. Detto questo mi chiedo a che titolo chi è espressione del pensiero obsoleto e, peggio ancora, del pensiero effimero, si permette di insultare, sbeffeggiare e sbertucciare quelli che si sforzano di adeguare le proprie convinzioni al tempo presente e comunque hanno il solo torto di pensare in maniera politicamente scorretta. Lascio da parte il metaforico scolapasta di Ferrara e la sua scoperta dell’esistenza dell’impero. [leggi per intero]

2 Comments:

Blogger Domenico Naso said...

D'accordissimo sulla prima parte. Un po' meno sulla seconda.
Forse è vero: Afef ha diritto di cittadinanza tra le discussioni politiche perché è la moglie di Tronchetti Provera. Ma se oltre ad essere questo fosse anche una donna intelligente? Chiediamocelo.
Saluti.

12:33 PM  
Anonymous Anonymous said...

Gent.mo sig. Nocera,
mi sono imbattuto in questo suo commento e sono rimasto imbarazzato, per Lei.
Oggi come oggi è difficile, persino su Repubblica e L'Unità, trovare un articolo che trasudi odio antropologico, razzismo e misoginia come in questo suo scritto. Non conosco Ferrara e quindi mi astengo da qualsiasi commento. Conosco personalmente Arturo Diaconale e sò per certo che non è "truppa d'appoggio" per nessuno, è un vero liberale, le sue idee possono essere più o meno condivise ma non dileggiate o considerate meno che sterco di cammello come fa Lei.
Il prof. Pera non lo conosco personalmente, ma so tutto di lui essendo anche molto vicino alla sua città. E' persona dall'esistenza e dalla coscienza limpida; la sua storia personale racconta di un uomo che non ha avuto regali dalla vita, ma che si è costruito una solida reputazione negli ambienti accademici con il suo lavoro e con l'impegno. Per insultarlo come lo insulta lei, dovrebbe almeno essere al suo livello e, da come si esprime, credo non lo sia. Sulle "zoccole nigeriane", gentile espressione per definire chi nella vita non ha probabilmente avuto chanches perchè é nato nel posto sbagliato al momento sbagliato, non mi esprimo, non conosco l'oggetto ma ,forse,Lei ha avuto le giuste frequentazioni e ne saprà più di me. Ossequi
Renato R

7:52 AM  

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