Tuesday, July 04, 2006

Libertà e liberalizzazioni autoritarie

Ma un liberale può essere contrario alle liberalizzazioni? La Cdl si macera su questo interrogativo di fronte al decreto con cui il governo di Romano Prodi conta di incominciare a colpire e smantellare le tante corporazioni del Paese. Ma si tratta di un interrogativo fasullo. Per la semplice ragione che un liberale non può non essere favorevole alle liberalizzazioni. A condizione che le misure tese a liberalizzare il mercato e a rimuovere le incrostazioni corporative siano effettivamente liberali. Ma come si misura il grado o tasso di liberalismo di un provvedimento? [leggi per intero]

3 Comments:

Blogger celestino ferraro said...

D’UN RAPIDO BALZO PASSÒ NELLA STORIA

Posso complimentarmi con Nicola per il bel balzo in avanti che ha fatto la sua carriera politica?
Da oscuro presidente della Giunta Regionale Campana, quasi un Carneade, a presidente del Senato, quindi vicepresidente del CSM: bravissimo!

Parliamo di emolumenti.
In tempi di vacche magre sarebbe sacrosanto sapere quanto porterà a casa il senatore Mancino al termine del quadriennio, non per niente, io sono farmacista, cioè sono uno di quelli delle lobbies che affamano il popolo italiano.
Mi piacerebbe sapere in che percentuale, il senatore Mancino, gratificherà il popolo cui lui è al servizio.
Mi si perdoni l'audacia, non sarà un segreto di Stato, in democrazia fa d'uopo che si sia trasparenti.
Celestino Ferraro

11:13 AM  
Blogger celestino ferraro said...

Non mi si taccia di populismo.

11:17 AM  
Anonymous Anonymous said...

dunque reagan non era autoritario...

dunque l'oggetto del decreto andrebbe bene se il movente, sagacemente colto dalla sua onniscienza, non fosse quello sbagliato...

un'interpretazione decisamente pragmatica e per nulla ideologica, mi complimento con lei!

5:11 AM  

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