Tuesday, January 10, 2006

D’Alema, Fassino e il compagno che ha sbagliato

Giovanni Consorte? Chi era costui? La linea scelta da Massimo D’Alema e da Piero Fassino per uscire dal pantano della vicenda Unipol è fin troppo evidente. A Roma, nelle vecchie borgate, si direbbe che i dirigenti diessini si sono affidati a “ Santa Nega”, che com’è noto è la santa dei fedifraghi impenitenti. In Sicilia, invece, qualche picciotto svelto di mano non avrebbe dubbi nel ritenere che il presidente ed il segretario dei Ds si siano rifatti al classico “ io non c’ero, e se c’ero, dormivo” caro agli antichi boss della mafia di campagna. [leggi per intero]

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Perché stupirsi? Anche Pietro rinnegò Gesù per ben 3 volte.

12:40 AM  
Anonymous Anonymous said...

AI BORDI dell'"Acqua calda".

I SAVONAROLIANI ALLO SBANDO

Da un FOLLINI – nel nome tutto un programma – siamo arrivati ad un CESA: uno che taglia.
Ma se taglia soltanto e non cuce non confezionerà mai un vestito e potrà solo drappeggiare pomposamente la sua sicumera; questi segretari dell’Udc, una ne pensano cento ne fanno.
Cosa c’era da consultare su di un problema che interessava l’esclusiva soggettività del Cavaliere? Sua era la responsabilità di riferire al magistrato competente il “gossip” riferitogli. Ove mai quel “gossip” si fosse rivelato pregnante, per interpretare la dinamica dei fatti scandalosi che hanno tappezzato l’OPA UNIPOL su BNL, cosa avrebbe dovuto fare Berlusconi?, convocare un vertice degli irresponsabili che gli avevano impedito d’andare dal magistrato? Umettare quindi loro la sclera?
Non ci sono rilevanze penali nel racconto reso al magistrato: di che si dolgono i diessini? Se non ce ne sono di addebiti, da CP, tanto di guadagnato per l’onorabilità dei Ds, la loro virtù rifulgerà in tutto il suo splendore: senza sospetti che potrebbero inficiare quella “leggenda”.

Ma non è che i comportamenti della società civile siano tutti normati dal CP, anche quelli che si affidano alla morale collettiva vanno soggetti a quei problemi di coscienza che fanno un uomo, o un accadimento, meritevole della lode generale.
Se problema c’è nel comportamento dei vertici diessini è quello di voler apparire dei savonaroliani indefessi ed essere, invece, dei razzolatori costanti che beccano tutto il beccabile.
Qua sta l’impresa berlusconiana: dimostrare al colto e all’inclita che la “questione morale” è uno slogan propagandistico impiegato dai diessini adusi a pavoneggiarsi come depositari della moralità pubblica e privata.

Quando poi, sull’intrigo finanziario, bisogna subire l’intervento dell’Ingegnere e del Sutor marchigiano, allora bisogna dirci: Non c’è più religione!
Che c’azzecca la reprimenda moralistica dei due personaggi che, a livello democratico, non contano un cent più di me? Sono miliardari? Io sono un pezzente? E con ciò?
La nostra democrazia non è organizzata sulla élite plutocratica, il potere è legittimato dal voto popolare: quale voto popolare legittima l’intervento spocchioso e rancoroso dei due miliardari? Ad uso personale possono avere di Berlusconi tutta la disistima che vogliono, ma non è che le loro dichiarazioni debbano essere strombazzate ai quattro venti mercé Agenzie compiacenti al servizio dell’Espresso e di Rcs.
Forse, presumo, il fatto che Berlusconi sia un plurimiliardario mondiale, autorizza gli ambenti ad altri miliardi d’interloquire sulle faccende “miliardose” di casa nostra?
Una specie d’omeopatia democratica: “Similia similibus curentur”?
Insomma, diciamoci apertamente che la faccenda è un tantino ridicola e che l’intervento di certi paladini dei miliardi, lascia in ciascuno di noi più di un atroce sospetto.
Celestino Ferraro

5:46 AM  
Anonymous Anonymous said...

il compagno Fassino è un compagno sbagliato. E' un compagno fino alla curva e poi chi l'ha visto l'ha visto. Purtroppo il nostro parlamento è pieno di compagni di merende... merende con le cipolle e merende con le fave ed il formaggio. Ne sa qualcosa il povero Geppetto al secolo Achille Occhetto che dopo aver fatto quel giochetto i suoi compagnoni l'hanno inchiappettato

3:56 PM  

Post a Comment

<< Home