Thursday, November 03, 2005

Aderisco ma non marcio con i collaborazionisti

Non c’è bisogno di annunciare che l’intera redazione de “L’opinione delle libertà” aderisce alla fiaccolata indetta da Giuliano Ferrara per protestare contro le minacce di distruzione di Israele pronunciate dal premier iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Da sempre il nostro giornale si batte in difesa del diritto dello stato ebraico all’esistenza. E nel momento in cui il massimo rappresentante della Repubblica Iraniana manifesta l’intenzione di procedere ad un nuovo olocausto, è scontato che i suoi redattori non abbiano alcuna esitazione a schierarsi contro una simile aberrazione. Per quanto mi riguarda personalmente, però, il comportamento che intendo seguire è quello di aderire ma non partecipare. [leggi per intero]

4 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Direttore, lei ha pienamente ragione, ma credo che quella di stasera sia una "Marcia per..." e non una "Marcia con...".
Marciando non deluderebbe nessuno, proprio per la coerenza che la contraddistingue.
Se qualcuno lì in mezzo sarà colpevole di ipocrisia (e come dice lei, ce ne sono molti), dovrà darne conto ai suoi sostenitori...gli stessi che bruciano le bandiere americane e di israele alle loro manifestazioni.
Io non ci sarò per problemi logistici, ma per me sarebbe bello vedere anche lei stasera a tenere alta la bandiera della libertà. F.S.

3:39 AM  
Anonymous Anonymous said...

Sono fortemente rattristato di non poter aderire di persona alla manifestazione...

Credo che chi partecperà alla manifestazione potrà dare un segnale concreto..

Il fatto che vi partecipino molti ipocriti che nulla hanno a che fare con la difesa del popolo israeliano è fonte di tristezza ma non deve essere motivo per "glissare" un tale evento..

Sono ancora convinto che il mondo sia ancora un luogo dove ogni uomo, prima o poi, paghi il conto delle sue scelte.

Salut.

4:26 AM  
Blogger Nessie said...

Caro Diaconale,
ma il fatto è che Lilli Gruber poi non c'era e che tranquillamente da Parigi, ha fatto il suo spot promozionale in diretta sul TG2 sul suo ultimo libro sull'Iran dal titolo "Chador". Io credo che molti avrebbero invece fatto bene a esserci senza se e senza ma. Anche perchè di SE e di MA è fin troppo specialista la sinistra. Con immutata stima
Nessie

6:22 AM  
Anonymous Anonymous said...

La capiosco ma non sono daccordo. Quelli che dovrebbero sentirsi a disagio dovrebbero essere "loro" e non "noi", sono la Gruber & Co. che con la loro presenza contraddicono il proprio pensiero. Sono "loro" che sono nel posto sbagliato e non "noi"! W la liberta'!

6:45 AM  

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