Monday, September 12, 2005

Il sogno inattuale liberal-socialista

La nostalgia di Padre Dante ha colpito Piero Ostellino. Anche lui si è fatto prendere dalla fascinazione di “Guido io vorrei, che tu Lapo ed io…”. Ed in perfetta linea con la scelta di Paolo Mieli di fare del Corriere della Sera il quotidiano della sinistra italiana, ha scritto un articolo per invitare i diversi componenti della famiglia Craxi a costruire una sinistra liberal-socialista che raggruppi lo Sdi, i socialisti di de Michelis, i radicali e la timida ala riformista dei Ds. Non nego che “l’incantamento” di Ostellino sia suggestivo. E non escludo neppure che in futuro, dopo le prossime elezioni politiche e nel corso della nuova legislatura, magari nata dalla legge proporzionalistica sollecitata dall’Udc, si possano mettere insieme in un comune vascello liberali e socialisti di ogni genere. In fondo che cos’è questa visione se non la riproposizione di quel progetto di aggregazione dell’area laica e socialista per cui “L’opinione delle libertà” si è tanto battuto nel corso gli ultimi anni? [leggi per intero]

1 Comments:

Blogger Mario Caputi said...

Il socialismo liberale è un controsenso dettato da disordine mentale. Non lo dico io ma L.von Mises. I dettagli sono su http://www.liberaliperlitalia.it/pagina.phtml?_id_articolo=576

Saluti a tutti

3:52 PM  

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