Monday, November 13, 2006

Sull’amnistia il Csm ha ragione

Capisco le necessità della polemica politica. E comprendo che in un momento di difficoltà come quello dell’iter parlamentare della Finanziaria più odiata della storia della Repubblica, l’opposizione voglia cogliere ogni palla al balzo per mettere in difficoltà la maggioranza. Ma sulla questione dell’amnistia, sollevata dal Consiglio Superiore della Magistratura, bisognerebbe avere un soprassalto di freddezza e serietà. E, senza minimamente rinunciare a contestare l’operato del centro sinistra al governo, prendere una posizione a favore del provvedimento di clemenza. Non per buonismo o, peggio, per una conversione tardiva al permissivismo. [leggi per intero]

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Un tempo c'era chi aveva sempre ragione, ora c'è il CSM che ha sempre torto.Anche stavolta.I magistrati facciano i processi con
previsione di pena oltre-indulto, tanto l'obbligatorietà dell'azione penale è una panzana,x
esperienza diretta.Un conto è la prescrizione,altro l'amnistia.Non accetterò mai da liberale che un capo di STATO straniero come il Papa intervenga in vicende di una
realtà sovrana,tanto più x favorire CAINO e non ABELE.Prima del perdono si devono consolare le
vittime.E I magistrati lavorino!

5:33 AM  
Anonymous Anonymous said...

Caro Diaconale, mi stupisco delle Sue affermazioni e La invito a riflettere su queste considerazioni :
1. E' cosa nota che l'indulto provoca questa situazione, cancellando la pena (residua) non si cancella il reato, perchè i magistrati hanno taciuto quanto si è fatto l'indulto ?
2. Come mai, al contrario dell'indulto dove la magistratura non ha lanciato alcun allarme, per la riforma della giustizia si è fatto tanto scandalo, ce lo siamo dimenticati ?
3. Non sarà forse che il ns. sistema giudiziario soffre di leggerà irresponsabilità atteso che il magistrato costituzionalmente è infallibile e inamovibile, e per legge è (ir)responsabile persino civilmente dei suoi errori ? Se lei sbaglia, caro Direttore, qualcuno verrà in suo soccorso a dirLe che nell'esercizio delle Sue funzioni Lei non risponde degli errori commessi???
Certo si può sempre intentare una causa per danni nei confronti del magistrato che si ritiene li abbia causati. Ma Lei ha mai sentito di un paese democratico nel quale le leggi si preoccupano di proteggere chi ha la forza e il potere da chi non ce l'ha ?
Ci rifletta Direttore, ci rifletta, magari ne parli anche con Giacalone, sono certo che lui Le saprà spiegare meglio di me.
Cordiali saluti

5:28 AM  

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