Monday, October 23, 2006

I fatti al posto dei complotti

Il complotto non c’è. In compenso ci sono i fatti. E questi fatti indicano senza alcuna possibilità di equivoco che il governo di Romano Prodi è in gravissime difficoltà. Che può cadere da un momento all’altro per un motivo qualsiasi al Senato (ma anche alla Camera). E che la sua crisi non è destinata affatto a sfociare nelle elezioni anticipate, ma in un governo tecnico o istituzionale con il compito di tentare di cambiare la legge elettorale e gestire la successiva consultazione elettorale. Questi fatti non nascono da malevolenza pregiudiziale nei confronti del presidente del Consiglio. Ma da un’analisi realistica e non illusoria del quadro politico nato dalle passate elezioni. [leggi per intero]

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Bravo.Ha chiaramente esposto ciò che
intendevo nel mio commento precedente
in"Napolitano tutore di Prodi".
Ora,mi(Le)chiedo,se la sinistra radicale,in caso di crisi,sarà capace
di rinunciare alle poltrone acquisite?
Un governo"tecnico"si può fare con chi
già governa?(con rinpasto,vedi governi
D.C.).
Quando dico che Prodi è sorretto per le"bretelle"intendo:che il burattino
c'è,e il burattinaio...pure!!
Nota:
Anche la Confindustria concorda sulla finanziaria!(tanto s'abbaiò che al fin nessun fu morso)
Abdù

1:21 PM  

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