Thursday, December 01, 2005

Prodi e gli equivoci della Val di Susa

Il “professore” ha parlato a proposito della Tav della Val di Susa. Ed ha sentenziato che si faccia pure l’Alta Velocità ma si faccia tenendo conto di tutte le critiche che le sono state mosse. Il suggerimento di Romano Prodi equivale all’appello agli studenti “urlate, ma piano” o la richiesta al plotone d’esecuzione “sparate al petto ma senza fare male”. Si tratta, in altri termini, di una barzelletta. Che però non fa per nulla ridere. Anzi, irrita e preoccupa al tempo stesso perché a pronunciarla non è uno dei comici di Zelig ma l’uomo che si candida a guidare il governo del Paese. [leggi per intero]

4 Comments:

Blogger Stefano Reves S. said...

BUTTIGLIONE HA PROVATO AD ELIMINARE LE MATERIE SCIENTIFICHE DALLE SCUOLE:

www.espertone.blogspot.com

FATE SENTIRE IL VOSTRO DISSENSO !!!!!!!!!!

6:38 AM  
Blogger domsky said...

FERMATE IL MONDO!!!!

Stiamo vivendo la più grande estinzione di massa dopo quella che segnò la fine dei dinosauri. Quasi il 50% delle specie viventi negli ultimi 40 anni si è estinta. Con il rapido sviluppo di Cina ed India il cambiamento climatico ha superato ogni peggiore prospettiva. Già ora si stanno verificando i fenomeni che si pensava dovessero cominciare verso il 2015. (vedi Katrina, vedi prosciugamento Rio Amazzoni, vedi scioglimento dei ghiacci antartici). Le scorte alimentari sono ai minimi storici e le arie coltivabili diminuiscono giorno dopo giorno. Nel frattempo la popolazione continua a crescere di circa 100 milioni all'anno,

Ogni centesimo che non verrà investito intelligentemente (energia rinnovabile, risanamento del territorio, politiche di sviluppo sostenibile, istruzione, sanità, prevenzione catastrofi, riciclaggio materie prime) e che al contrario venisse speso in progetti simili a quelli che hanno innescato l'estinzione di massa ci costerà qualcosa come 100.000 euro.

Avete letto bene, ogni ulteriore cent speso in progetti inutili, faraonici e distruttivi costerà circa 100.000 euro in danni ambientali, umani, guerre per l'accaparramento di materie prime.

Allora io mi chiedo, ma possibile che sia l'unico che stia facendo questo calcolo?


Il tunnel della Val di Susa nel 2020 ci sarà costato una cifra pari al PIL di tutta l'europa.

Provate a immaginare: con gli stessi soldi della tav si potrebbero regalare 4 pannelli solari ad ogni italiano, equivalenti ad una rendita procapite di circa 400euro all'anno.

Oppure pensate un po': si potrebbe dotare centinaia di migliaia di abitazioni delle pompe geotermiche di calore, un sistema di riscaldamento che sfrutta il calore del suolo che a 20 metri è sempre di 15-17 gradi. Attraverso degli scambiatori di calore si potrebbe scaldare le case d'inverno e rinfrescarle d'estate.

Hitler ed i suoi seguaci all'interno del loro bunker a berlino, anche pochi minuti prima di suicidarsi pensavano che la vittoria sarebbe stata imminente.

E' un fenomeno mentale conosciuto, si va avanti fino alla fine pensando di essere sulla strada giusta. Come i drogati che invece di smettere si fanno sempre di più. Come chi va forte in macchina che invece di decelerare aumenta la velocità sino a schiantarsi. La sindrome dell'isola di Pasqua.

Oggi è stato approvato un ulteriore progetto assurdo per portare corrente fra la Sardegna ed il Lazio,( http://www.quotidianoenergia.it/n.php?id=712 ) un elettrodotto da due miliardi di euro.

Ma porca miseria non possono farsela da sè la corrente in Lazio e Sardegna? Con quegli stessi soldi si possono costruire impianti per l'energia sia in Lazio che in Sardegna. Abbiamo superato la follia, siamo nella sindrome dell'isola di pasqua.

FERMATE IL MONDO!!!!!!!!!!!!!!!!

Domenico Schietti
Un Mondo a Misura di Bambino
http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/1/3/semplificazione/societa-liberta/

4:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

Non tutti quelli di sinistra sono cretini, ma tutti i cretini stanno a sinistra(Montanelli). Dimostrazione: basta leggerli. Come volevasi è dimostrato.

8:22 AM  
Anonymous Anonymous said...

SE LA LIBERTÀ CI È NEMICA

Così com’è organizzata la società democratica, è fuor di dubbio che non possa consentirsi sfasature eterodosse. La libertà di ciascuno non dovrà mai opporsi alla libertà di un altro ed è fondamentale che la libertà di tutti venga spesa con oculata sobrietà d’intendimenti.
Il diritto resta tale soprattutto se il soggetto che ne gode è lo stesso che lo imbriglia, e lo guida come un purosangue alle corse del “Grand Prix” della vita. Sarebbe un paradosso della democrazia quello di soggiacere liberi impediti dalla libertà di tutti.
I fatti incresciosi che si stanno verificando in Val di Susa, Tav sì Tav no, polizia opposta ai dimostranti anti-Tav che occupano i cantieri di lavoro (I sindacati fanno finta di niente, quelle maestranze resteranno senza lavoro.) esasperano quel concetto di democrazia che è un delicatissimo equilibrio di diritti dove il prevalere di uno offende il diritto dell’altro.
Che la salute, nella querelle in corso, sia di primaria importanza è fuor di discussione, e là dove quei lavori dovessero rappresentare un pericolo incombente sulle popolazioni della Valle, sarebbe ovvio che quel lavoro andasse sospeso senza nemmeno profferir parola. Non sarebbe una questione di diritti a competere sebbene una questione legittima che mette la salute al primo posto nella scala dei valori da tutelare.
Così però non sembra che sia, tant’è che dall’altra parte della Valle, in territorio francese, i lavori vengono eseguiti senza che quelle popolazioni abbiano accennato ad un che minimo risentimento salutista anti-Tav.
Sembra, inoltre, che i facinorosi dimostranti, quelli che fracassano e distruggono per la libidine di farlo, non siano nemmeno valligiani ma “truppe cammellate” dell’estrema sinistra, pronte ad intervenire e scassare dovunque la loro presenza possa dare man forte all’ultrasinistra nella protesta antiberlusconiana. Una faccenda miserabile se fosse articolata con questi intendimenti.
I così detti “centri sociali”, accolita di gente sbandata alla ricerca di emozioni catartiche, rappresentano i serbatoi di questa democrazia permissivista che sfrutta la libertà democratica per far scempio del diritto e della libertà. A servirsene sono i vari Agnoletto, i vari Pietro Ricca (sversatore di liquami sotto i palazzi del potere) i vari non ricordo più come si chiamino, al servizio di un ideale che individua nel masaniellismo l’essenza della democrazia. Lo “smach down” fra scassatori e polizia segue un cliché standard e c’è da meravigliarsi che a chi compete non sia ancora saltato in mente una strategia diversa per impedire a questi asociali di giungere sui “ring di battaglia”. Potremmo invocare, per costoro, un’eterogenesi dei fini secondo cui le azioni umane perseguono fini diversi da quelli che la volontà si propone.
In questi frangenti così dibattuti fa da ostacolo alla ragione il convincimento che la democrazia imponga assolutamente un dialogo permanente fra chi il dialogo brandisce provocatoriamente e chi il dialogo subisce con rassegnata costrizione. Quasi che la filosofia democratica non fosse quella necessaria al cittadino per garantire e mantenere libertà e dignità. Ci si lascia irretire dai sofismi arzigogolati di politicanti demagoghi la cui devozione alla libertà dei facinorosi è un’offesa alla dignità del cittadino. Non è la libertà che fa la dignità, è la dignità che fa la libertà: perduta quella è la libertà che muore.
Il teorema dignità-libertà sembra convincere i responsabili della cosa pubblica, ma le beghe clientelari dovute al sistema, mettono in forse l’adozione di provvedimenti che facciano giustizia della caparbietà dei facinorosi e si perdono le migliori occasioni per garantire alla società uno sviluppo ordinato e dignitoso.
In ogni controversia del vivere sociale non può mai venir meno la forza della ragione e la mentalità utilitaristica sarà quella che condurrà i governanti alle decisioni opportune al momento che si vive. Di per sé ogni decisione è buona o comunque è indifferente in se stessa, quello che conta sono le conseguenze delle decisioni che si prendono.
Per i nemici della “Tav” ed amatori del postiglione, mi piace citare, dal “Manifesto del Futurismo” il pensiero di Tommaso Martinetti: “Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità”.
Celestino Ferraro

4:25 AM  

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