Wednesday, May 11, 2005

Fecondazione, il quorum si avvicina

E’ importante che il leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini abbia annunciato che nel referendum sulla procreazione assistita il partito non darà indicazione di sorta ma si appellerà alla libertà di coscienza dei propri elettori. Ed è altrettanto importante che dentro Forza Italia, proprio in nome della libertà di coscienza, si stiano moltiplicando le iniziative in favore della partecipazione al voto referendario. Sia per approvare, sia per respingere la richiesta di abrogazione della legge.La presa di posizione di Fini e le tante iniziative pro-referendarie degli esponenti di Forza Italia dimostrano che non ha alcun fondamento la tesi della politicizzazione del referendum. E, soprattutto, che è assolutamente falso lo schema secondo cui il centro destra è allineato alle disposizioni delle gerarchie ecclesiastiche, mentre il centro sinistra imita in maniera compatta Zapatero e punta a sconfiggere lo schieramento clerico-conservatore. [leggi per intero]

17 Comments:

Anonymous Anonymous said...

mi piacerebbe che qualcuno di destra me lo spieghi per bene perchè sono di legno: come mai questa legge fatta da questo governo e votata IN BLOCCO da alleanza nazionale, ora non piace a molti della stessa destra e soprattutto al suo leader? Perchè si è votato a favore? Perchè spendere tanti soldi pubblici prima con le giornate parlamentari per discuterla ed approvarla (che costano un enormità) e poi con un referendum (che costa un enormità) col rischio poi di non raggiungere il quorum e quindi di avviare un altro iter di discussione della legge (e via con altri costi), sarà deformazione professionale da program manager ma i costi di questa "leggerezza politica" sono enormi.

5:35 AM  
Blogger Arturo Diaconale said...

per quel che mi riguarda sono sempre stato favorevole e ho fatto parte del comitato promotore del referendum. essere un liberale del centordestra mica significa portare il cervello all'ammasso.

questa domanda va rivolta direttamente a Fini. e comunque, meglio tardi che mai!

5:59 AM  
Blogger Domenico Naso said...

La presa di posizione di Fini è un segno dei tempi. Un segno che il centrodestra italiano PUO' davvero essere liberale, nonostante Follini, nonostante la Lega.
E' vero che dentro Forza Italia molto si muove, ma dal partito del premier mi aspetto di più. Devono essere loro il motore liberale del centrodestra. E, purtroppo, quello che si è fatto fino ad oggi è ancora troppo poco.

6:09 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ciao Arturo. E auguri da Filippo Facci.

3:57 PM  
Blogger CM said...

Speriamo che gli elettori di An seguano Fini.

Saluti

1:38 AM  
Anonymous Anonymous said...

Gentile Direttore,
sono d'accordo più con Gabibbo che con lei. Con questa dichiarazione FINI ha mostrato di aver portato "il cervello all'ammasso" votando SI a questa legge, e con lui tutti i parlamentari che si dicono ora liberali salvo poi ora tornare a gambero sui propri passi. C'era una volta la coerenza...
le riporto alcune dichiarazioni del FINI ILLIBERALE E AMMASSATO:

Non è un dogma di fede bensì una constatazione scientifica che la vita umana, unica, individuale e irripetibile, esiste a partire dal concepimento: dal momento in cui, con la fecondazione dell’ovulo, si realizza la completa identità cromosomica, non vi è alcuna differenza che non sia di peso e di età fra il nascituro e, il nato e l’adulto. Negare l’umanità del concepito non significa essere ‘laici’: vuol dire chiudere gli occhi di fronte alla realtà; peggio: equivale ad aprire la porta al nuovo totalitarismo”.

Gianfranco Fini(Corriere della Sera, 31 maggio 1999).

“Un Parlamento che intenda assumere finoin fondo le sue responsabilità non puòpiù assecondare acriticamente il trionfo della tecnica, né stendere tappeti alla sperimentazione senza limiti, ma deve preoccuparsi di aiutare in concreto l’uomo e la donna che soffrono, fissando precisi paletti normativi per far sì che il progresso scientifico non sia antitetico alla persona”.

Gianfranco Fini(Corriere della Sera, 31 maggio 1999).

“Quando si consente la crioconservazionee la distruzione degli embrioni soprannumerari,non è ammissibile mediare fra chi rifiuta queste pratiche e chi le desidera magari per trovarsi a metà strada con la fissazione di un tetto massimo di embrioni da congelare: è possibile, in nome del compromesso,cedere sulla vita anche di un solo essere umano?”.

Gianfranco Fini(Corriere della Sera, 31 maggio 1999).

sono tratte dall'ottimo blog (liberale e di destra di http://lucap.ilcannocchiale.it)

2:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

Fini ha cambiato opinione, ben venga. Il quorum si avvicina, non tanto per Fini, ma per il fatto che l'argomento referendum finalmente occupa un po' i giornali. Insomma, se ne parla. Già l'argomento è difficile, poi il silenzio certo non aiuta.

Ricordo inoltre che la legge 40 non è stata presentata dal governo. E' una legge di iniziativa parlamentare, e non è stata votata dalla sola Cdl (con delle eccezioni tra l'altro).

Saluto.

3:31 AM  
Anonymous Anonymous said...

la più significativa dimostrazione del fatto che questo referendum non vedrà cattolici vs laici opporsi compatti gli uni agli altri è che molti cattolici di buon senso voteranno si.

la posizione di fini è esatgtamente quel che ci si deve apsettare da una persona, pur credente, dotata di buon senso.

7:25 AM  
Blogger Angelo said...

Fini ha altri fini. Temevo fossero la Bonino e i radicali ed invece è solo la Prestigiacomo. Meglio così.

Angelo

10:35 AM  
Anonymous Anonymous said...

A Proposito di Referendum.......

Appello Liberale per la VITA!

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Alcune riflessioni, x qualcuno di voi probabilmente "Controcorrente", da Liberale (e vorrei sottolinearlo), prima ancora che da cattolico, sui Referendum per la procreazione assistita ormai prossimi al Voto, non Voto o alla Astensione.

Son profondamente convinto, con l'On. Roberto Rosso (F.I.) che "l'embrione di un bambino non sia una muffa su cui fare esperimenti, ma il principio di un cucciolo di uomo che merita il nostro amore e il nostro rispetto".

Credo altresì che quanto affermato recentemente sul Corriere, presentando i Referendum, secondo cui "entro i primi 14 giorni dal concepimento, l'embrione è un potenziale uomo, ma non è ancora persona in quanto non c'è la differenzazione del sistema nervoso" e attribuendo questo assioma alla posizione della scienza, sia completamente falso.

Non è infatti compito della scienza definire che cosa sia "persona". Quello che invece la scienza può dire è quando comincia una vita umana individuale e allora nessun dubbio è possibile: la vita incomincia all'atto del concepimento, quindi con la fecondazione.

In altri temini non sarebbe possibile pensare di congelare i cd. ootidi (i pre-embrioni) perchè in essi i nuclei dei due gameti sarebbero già fusi. Dal momento della fecondazione, in buona sostanza, la "cellula" di partenza evolve in un continuum attraverso le diverse fasi della vita senza poter dividere o distinguere in questo processo in divenire tra le diverse fasi dello stesso. Qundi, malgrado le diverse posizioni di coscenza e opinioni individuali sul punto, non si può negare categoricamente, come vorrebbe fare qualcuno, che a quello stadio ci sia vita individuale e quindi già un individuo sia pure potenziale.

Mi piace, a questo punto ricordare l'"incipit" di "Lettera a un bambino mai nato", della grande Oriana Fallaci, dialogo tra una donna incinta e l'embrione, poi feto che porta in ventre:

"Stanotte ho saputo che c'eri.Una goccia di vita scappata dal nulla.Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio ed d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza. Sì c'eri. Esistevi".

Noi siamo ciò che saremo fino dal primo istante in cui si accende quella goccia di vita. La distinzione tra feto ed embrione, che qualcuno si ostina a fare, non ha senzo alcuno.

Questo come Uomo, come liberale, ora e sempre dalla parte del piu' debole, dalla parte di chi non ha voce, dalla parte di chi non può difendersi e che proprio per questo ha bisogno di tutto il nostro appoggio e il nostro sostegno.

Perchè questo è stare dalla parte delle Libertà, contro ogni egoismo. Perchè la mia libertà termina dove inizia la tua.

A maggior ragione laddove la tua libertà non può essere difesa. Perchè la vita è sacra e inviolabile fin dal primo suo istante. Perchè se è giusto "in dubbio pro reo" sacrosanto è essere, nel dubbio, a favore di una Vita.

E se queste sono le premesse e se ciò che ho detto è condivisibile abbiamo solo 2 strade per affermare queste convinzioni in occasione dei prossimi referendum:

Votare NO alle modifiche o ASTENERSI. E non dimenticarsi che l'Astensione in un referendum è pienamente legittima perchè il voto in tale caso è un diritto ma non anche un dovere come nelle votazioni politiche e amministrative.

E se l'astensione è l'unico modo per impedire che i Sì raggiungano il loro scopo abrogativo ( è necessrio che siano in maggioranza e che vi sia la maggioranza degli aventi diritto che vanno a votare!), asteniamoci pure. Senza timore.


4EverProLife!

Galgano Palaferri

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9:24 AM  
Anonymous Anonymous said...

Gentile Diaconale,

le confesso che non ho mai visto una campagna referendaria così trash; e mi permetto anche di constatare che gli argomenti usati dai sostenitori che vorrebbero sollecitare la pietas nei lettori più consapevoli falliscono miseramente.
Usare l'argomento dell'invidia sociale (i ricchi che si vanno a fecondare all'estero e i poveri no), è di una piccineria demagogica da far orrore.
Ritenere che gli elettori contrari all'abrogazione siano degli orrendi mostri perché non si rendono conto che il Vaso di Pandora è destinato al definitivo sigillo, è quanto di più sciocco (e velletario) abbia mai sentito.
Lo spauracchio Luca Coscioni usato come un corpo contundente per ferire le coscienze è il definitivo autogol di chi necessita un etico rispristino della rupe tarpea (leggi manipolazione biomolecolare), ma che non ha però l'onestà intellettuale di riabilitare Goebbels e Mengele nel novero degli scienziati illuminati.

Non mi metto qui a discutere sulle corbellerie prive di logica del signor Basilisk, che non si deve sentire offeso; ma al di là di cosa sia o non sia un embrione, almeno gli argomenti che lo riguardano dovrebbero avere la dignità che deriva dall'uso del rigore logico del pensiero.
Oppure, su ciò di cui non si può parlare bisognerebbe tacere.

Saluti

Carla C. , biologa

2:45 AM  
Anonymous Anonymous said...

Dottor Basilisk,
ha visto che ho ragione?
La cito:
Se la citazione wittgeinsteiniana (wofon mann nicht...) riguarda solo me, mentre lei è depositaria del VERO, allora sospendo veramente il giudizio, altrimenti la invito al dialogo.
La novita per lei è che persino una biologa sull'embrione tace wittgensteinianamente:
io non ho "verità", è fin troppo chiaro che non mi permetterei di elargire qui e là i miei "secondo me" a proposito di certe tematiche. E soprattutto, io non ho di quelle "verità spicciole", tipiche di qualche sostenitore referendario.
Anche se priva di una "verità", non mi manca quello che è l'anelito alla verità stessa. E trovo questa spinta più dignitosa piuttosto che mostrare i Coscioni come se non fossimo al corrente delle sofferenze umane.
In tutta franchezza, e lei lo sa meglio di me, se tutti avessero strumenti adeguati per leggere le affermazioni dei vari Dulbecco e Montalcini (che figure baconiane...) tutti avrebbero ben chiaro che nulla di più sfuggente, vago e cerchiobottista, si sia mai visto uscire da bocca di scienziato.

Carla

3:45 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ah, mi ero dimenticata di aggiungere l'anticlericalismo di maniera nel corollario trash della campagna, e me ne scuso col Dott. Diaconale.

Quanto all'esimio Basilisk, la prudenza di tutte le scienze è auspicabile.
In dubio pro reo, le dice qualcosa?
Se la nostra civiltà democratica poggia su un ordinamento che sancisce la presunzione di innocenza, la collettività dovrebbe affiancarvi almeno il principio di presunzione di esistenza.
Che non è un concetto mio, sia chiaro, ma che sottoscrivo.

"In dubio"... non è la libertà di coscienza che decide, mi spiace contraddirla, ma un'etica, che almeno nel divieto di omicidio si mostra in tutta la sua sacrosanta trascendenza.

Un saluto

Carla

4:28 AM  
Anonymous Anonymous said...

La definizione di non-persona riferita all'embrione ("persona" poi mi pare pure definizione confusa in questo ambito), nello "stato etico", come viene qui definito, mi sembra più un ardimentoso escamotage che pone le basi di una convenzione gratuita, ancorché indimostrabile, secondo la quale tutti (compresa io) si troveranno costretti a "fare come se..." : ad agire e pensare come se l'embrione fosse pizza e fichi.
Siamo punto e a capo: e lei, dunque, forse non mi sta imponendo qualcosa?
Si rilegga, e rovesci tutto come un guanto.
Vedrà che ci capiamo, almeno sulle imposizioni.

Salutissimi.


Carla

7:56 AM  
Anonymous Anonymous said...

Basilisk, lei è veramente caritatevole, una perla d'uomo se me la mette sul piano del "glielo impongo per la sua libertà, per il suo bene".
Crede che io invece le voglia male?
E poi lo stato etico non mi permette di fare ciò che pare a me.
Lo stato etico non è nulla di contrapposto alla chiesa o quant'altro, che è parte del sistema.

Le voglio male se le dico (e a un biotecnologo dico una cosa nota)che le staminali embrionali non cureranno le malattie, ma la malattia?
Mi spiego: un talassemico potrà anche guarire dalla talassemia, ma non la sua discendenza, la quale sarà sottoposta per sempre alla tirannia dei geni, delle proteine che codificano la lettera desossiribonucleica, e che sicuramente non si faranno portare dove vogliamo.

Vale la pena investire milioni di embrioni per cure ad personam?
Centinaia e centinaia di embrioni (manipolati tra tentatvi ed errori) per un solo talassemico?
Tutto questo can can senza per altro sconfiggere la talassemia per sempre?

Cosa manca alle staminali adulte rispetto a quelle embrionali?

La totipotenza?

Un leucemico le sa spiegare meglio di me la totipotenza del midollo osseo di un donatore adulto.

La totipotenza dell'embrione è un fraintendimento ad uso e consumo di scienziati prezzolati, l'embrione è sì totipotente ma la potenza embrionale è inafferrabile e ingestibile per stauto!

Perché si vuole attribuire alla chiesa un oscurantismo sostanziale che non ha? E io? Mica sono suora!

Io che sono laica conduco una battaglia laica, civile, per la vita, dove al primo posto stanno il pensiero e la verità, e non la chiesa.

Come riesce a contrapporsi il piagnisteo vittimista del sostenitore referendario davanti a certe parole, davanti a delle affermazioni, che di piagnone non hanno nulla?

La storia è un libro aperto: fanno presa sull'individuo solo le sollecitazioni sgrammaticate e populiste, la ragione, la RATIO, è invece appannaggio dei "mostri" senzacuore.

Cerchiamo di ricordarci che le demagogie populiste nella storia hanno fruttato quanto di più triviale è scaturito dall'uomo: ho bisogno di fare elenchi?

Usiamo il senno e non i visceri, le coratelle, per ragionare.

Carla

9:50 AM  
Anonymous Anonymous said...

[...] se la sente di mettere forse-a-rischio la vita di una persona, per salvare la forse-vita di un embrione?[...]

Sì, me la sento, persino la mia vita.

[...]Non capisco il ragionamento della cura con le embrionali ad personam e non definitiva. Ogni cura alternativa alla chirurgia genica è dunque ad personam.[...]

Basilisk, se non capisce le sfumature semplicemente perché considera l'embrione il nulla, non ho molti altri argomenti.
Non è definitiva la cura perché di un codice genetico si può correggere l'informazione ma non modificare lo zelo trascrizionale di talune proteine.
Se mi intende bene significa che geneticamente avremmo il diabete per i secoli dei secoli.
Mentre il vaiolo è stato sconfitto con un semplicissimo isolamento del batterio da una memoria immunitaria simulata dal vaccino.
Mi consenta però di dire che la ricerca sul cancro, da un punto di vista epidemiologico e eziopatogenetico, potrà curare miliardi di persone in una botta sola, mentre i fondi indirizzati alla ricerca genica sul cancro permetteranno che il genetista monopolizzi economicamente la terapia poiché essa riesce a curare una persona alla volta.
Le pare poco?
Accanirsi sul gene è come auspicarsi i viaggi su Vega.
Mentre se riuscissimo a capire i meccanismi di talune malattie (il cancro su tutte), quanto e come siano influenzate dalle sollecitazioni ambientali, chimiche, magari psichiche avremmo vinto una guerra per tutti e non per pochi, quelli famosi di cui lei parlava, quelli coi soldi, alla fine della fiera.

Saluti

Carla

4:05 PM  
Anonymous Anonymous said...

Un esempio per chi non avesse capito:
la terapia genica funzionerebbe come un correttore di bozze di un editore librario, e l'autore sa(inconsapevolmente o meno) di avere delle lacune sintattiche o predisposizione ai refusi, talmente che probabilmente (probabilmente, ma lei si assume l'onere economico di corregerli tutte le sacrosante volte?) questo autore li rifarà nel prossimo libro che scrive, oppure se in lui sono radicati degli errori marchiani di sintassi, persino quando parlerà in pubblico.

Non mi vorrei assumere l'onere di correggere persona dopo persona, Dna dopo Dna, con Dna altrui, di colui o coloro che non possono nemmeno accondiscendere.

Carla

4:22 PM  

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