Ma i moderati non hanno più i tappi sul naso
Ha ragione Silvio Berlusconi quando afferma che se “è in gioco l’Italia, i moderati tornano a votare per la Casa delle Libertà”. E’ avvenuto nel ’94, è stato ribadito anche con la sconfitta del ’96 ed ha trovato la conferma più clamorosa con la vittoria del 2001.E le sconfitte successive, nelle amministrative, nelle regionali, nelle suppletive? La risposta è che in quei casi non erano in ballo le sorti del paese. La stragrande maggioranza degli elettori moderati non conosce, ed anzi respinge, la militanza. E quando la posta in palio non vale la pena, rinuncia a partecipare al voto.Anche in questo, quindi, ha ragione Berlusconi quando manifesta ottimismo per il risultato del 2006. Nel momento in cui gli italiani capiranno che affidarsi alla sinistra significherebbe condannare il paese al ritorno agli anni ’50, torneranno ad affollare le urne e votare per lo schieramento antagonista a quello del declino e della regressione. [leggi per intero]
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